L’affresco, in IV stile pompeiano, databile tra il 62 ed il 79 d.C., fu rinvenuto, il 13 luglio del 1755, nel tablinum (sala di rappresentanza) dei Praedia di Iulia Felix a Pompei.
Le sue dimensioni sono di m. 5,30 x 8.50
L’affresco, staccato dal supporto murario originario in età borbonica e trasportato su un carro trainato da buoi a Napoli, è oggi inserito in una cornice di legno.
Le partizioni laterali, a fondo rosso, sono ornate da quadretti con ville marittime; in quella centrale, con tappeto teso a fondo giallo, sono raffigurati una Menade e un Satiro danzante; una cornice di stucco rilevato con fregio a dentelli chiude in alto la partizione.
Nel fregio superiore vi sono quattro quadri con natura morta: nel primo a sinistra è rappresentato un pane, un vassoio ed una scodella con uova; nel secondo varie specie di pesce fresco; nel terzo un cesto d’argento con cucchiaio su un vassoio e un’oinochòe (brocca per il vino), oltre a quaglie appese; nell’ultimo un sacchetto di monete e l’instrumentum scriptorium (calamaio, stilo e papiro).
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